L_Cyb
2023-01-05 20:39:15 UTC
Una “guerra per procura americana”
Quella che i media insistono a chiamare sistematicamente “la guerra di aggressione di Putin”, per Guérot e Ritz è “una guerra per procura americana preparata da tempo” le cui radici risalgono ai primi anni ’90. E lo dimostrano citando ampiamente libri, saggi e dichiarazioni di politologi e strateghi statunitensi: Zbigniew Brzeziński, George Friedman, Robert Kagan, Charles Krauthammer e Paul Wolfowitz.
Quest’ultimo era l’Assistente Segretario alla Difesa sotto George W. Bush e e stabilì in questi termini la strategia americana, anzi la dottrina strategica: “impedire a qualsiasi potenza di dominare una regione le cui risorse, sotto il suo controllo consolidato, sarebbero state sufficienti per creare un potere globale”. Si può essere più chiari? Chiunque tenti di creare un potere paragonabile a quello degli Stati Uniti è considerato un nemico. Il punto è che mentre gli Stati Uniti, dopo il 1989 della caduta dell’URSS, riconobbero immediatamente l’Europa come potenziale concorrente e quindi nemico, gli europei hanno continuato a pensare in termini della cosiddetta comunità di valori occidentale. La strategia di Washington di separare l’Europa dalle risorse russe per mezzo di un cordone sanitario è passata inosservata nella cultura politica europeista.
(continua)
https://www.maurizioblondet.it/dalla-germania-suona-il-finis-europae/
Quella che i media insistono a chiamare sistematicamente “la guerra di aggressione di Putin”, per Guérot e Ritz è “una guerra per procura americana preparata da tempo” le cui radici risalgono ai primi anni ’90. E lo dimostrano citando ampiamente libri, saggi e dichiarazioni di politologi e strateghi statunitensi: Zbigniew Brzeziński, George Friedman, Robert Kagan, Charles Krauthammer e Paul Wolfowitz.
Quest’ultimo era l’Assistente Segretario alla Difesa sotto George W. Bush e e stabilì in questi termini la strategia americana, anzi la dottrina strategica: “impedire a qualsiasi potenza di dominare una regione le cui risorse, sotto il suo controllo consolidato, sarebbero state sufficienti per creare un potere globale”. Si può essere più chiari? Chiunque tenti di creare un potere paragonabile a quello degli Stati Uniti è considerato un nemico. Il punto è che mentre gli Stati Uniti, dopo il 1989 della caduta dell’URSS, riconobbero immediatamente l’Europa come potenziale concorrente e quindi nemico, gli europei hanno continuato a pensare in termini della cosiddetta comunità di valori occidentale. La strategia di Washington di separare l’Europa dalle risorse russe per mezzo di un cordone sanitario è passata inosservata nella cultura politica europeista.
(continua)
https://www.maurizioblondet.it/dalla-germania-suona-il-finis-europae/