Roberto Deboni DMIsr
2020-03-12 16:48:17 UTC
Cosa hanno in comune "crescita demografica" e "immigrazione", in un
paese come l'Italia, che e' notoriamente scarsa di risorse naturali ?
Una ipotesi e' che dietro ci siano mire imperialistiche ovvero
di una qualche forma di egenomia politica e/o economica.
Altrimenti, come spiegare questa voglia di "popolazione numerosa",
anche quando oggi una economia avanzata puo' prosperare con un numero
di giovani (e specialmente manovali) molto minore proporzionalmente
che nelle societa' pre-industriali ?
Considerando i metodi con cui gli oppositori di ogni politica
"delle porte aperte", vengono trattati dai fautori della
crescita numerica costante della popolazione, ovvero derisione,
denigrazione, fino all'ingiuria e la criminalizzazione (chi
rifiuta la tesi di fare entrare ancora migranti = "razzista"), fa
pensare un origine da logiche imperialistiche di qualche tipo.
Da cui nasce la domanda:
"Che tipo di informazione veicola una parte politica ed i media
che la sostengono, sul tema dell’immigrazione, e qual è il ruolo
che ricopre questa informazione nella costruzione dell’immagine
pubblica degli immigrati?"
Costoro concedono il diritto di pensarla diversamente ?
Perche' se uno dice "dobbiamo farli tornare a casa loro" certuni
fanno subito quadrato in branco, alzando gli scudi e puntando le
lance degli attacchi personali ?
Perche' se uno dice "dobbiamo selezionarli, accettando solo quelli
che possano contribuire positivamente alla crescita dell'Italia"
viene tacciato da costoro del piu' bieco "razzismo", financo
insinuando collegamenti o simpatie naziste ?
Come mai costoro sono cosi' estremisti nelle parole e negli atti ?
Perche' c'e' questa sensazione persistente che questi fautori
ritengano che chi la pensa diversamente debba sottostare a qualche
forma di "rieducazione", e qualcuno scivola anche alla minaccia
del ricovero psichiatrico ?
Ovviamente non mi riferisco ai troll di questo gruppo, dato
che Usenet raccatta di tutto e l'espressione di un gruppo di
esagitati o prezzolati, non puo' ritenersi rappresentativo,
ma vado aa cominciare dai politici ed i conduttori/giornalisti
di loro espressione e come trattano gli avversari. La tattica
meno "ripugnante" e' quella di non farli parlare, di fare
la celie in modo costante e ripetuto da impedire l'espressione
chiara del pensiero altrui. Ma poi si passa agli insulti,
cominciando da quello che oggi appare come un coltellino
svizzero della tecnica: "razzista!".
E poi, perche' operano cosi' tanto a citare numeri cosi'
falsi, da enormi faccia di bronzo, visto che e' facile smentirli ?
In un certo senso, richiamando i metodi di alcuni dei troll di
questo gruppo ? A chi ci rimanda questo tipo di tecniche ?
Un esempio: i fautori dell'accoglienza affermano che e' colpa
della stampa se in Italia si percepisce gli immigrati come
crumiri "ruba lavoro" (tra parentesi: e' interessante come
in questa nuova sinistra che pare prediligere politiche e
metodi piu' a destra del Movimento Sociale, abbia cancellato
dal suo vocabolario al parola "crumiro"). Ma scusate, ad
fronte di una disoccupazione epocale, ove il numero dei
disoccupati e' cosi' simile al numero dei lavoratori
immigrati (circa tre-quattro milioni), e' necessaria la
stampa per indurre una convinzione nativa che gli immigrati
"rubano lavoro" ? Ed allora, perche' insistono con le nenie
sulla stampa cattiva che indurebbe convincimenti sbalgiati ?
Semplicissimo: spostando la discussione sulla stampa che pare
prediligere notizie volte (secondo i fautori della accoglienza)
a dipingere i migranti come "ruba lavoro", sperano che gli
avversari si mettano a contestare questa presunta "faziosita'"
del dettaglio giornalistico. Ed una volta dimostrato, come e'
facile, che sui giornali si legge spesso di come gli immigrati
occupano posti di lavoro che altrimenti andrebbero ad italiani,
cantano vittoria, dicendo "abbiamo dimostrato la faziosita'!"
con parole che vanno ad insinuare la tesi che nessun posto di
lavoro coperto da uh immigrato sarebbe mai ambito ad un
italiano. Cioe' che nessuno dei tanti milioni di disoccupati
italiani, alcuni cosi' alla disperazione da accettare lavori
temporanei come pedalare ogni sera a portare pizze e cineserie
ai coetanei benestanti che lavorano nel pubblico impiego,
oggi una vera casta di privilegiati (la trista vicenda dei
cartellini mostra quanta supponenza della loro condizione
lavorativa, della loro "intoccabilita'"), sarebbe interessato,
ad esempio, ai posti agli sportelli pubblici, dove oggi ne
incontro sempre piu' numerosi.
Avete capito: spostando la discussione sulla presunta faziosita'
della stampa anti-migrazione, evitano di entrare nel merito se
e' vero che tanti sono i disoccupati e tanti sono i lavoratori
immigrati, verita' sui cui si troverebbero subito in torto.
E questo e' solo un esempio. Tutta la propaganda politica
tende a tirare l'acqua al suo mulino, ma solo la propaganda
canaglia arriva a questi livello.
paese come l'Italia, che e' notoriamente scarsa di risorse naturali ?
Una ipotesi e' che dietro ci siano mire imperialistiche ovvero
di una qualche forma di egenomia politica e/o economica.
Altrimenti, come spiegare questa voglia di "popolazione numerosa",
anche quando oggi una economia avanzata puo' prosperare con un numero
di giovani (e specialmente manovali) molto minore proporzionalmente
che nelle societa' pre-industriali ?
Considerando i metodi con cui gli oppositori di ogni politica
"delle porte aperte", vengono trattati dai fautori della
crescita numerica costante della popolazione, ovvero derisione,
denigrazione, fino all'ingiuria e la criminalizzazione (chi
rifiuta la tesi di fare entrare ancora migranti = "razzista"), fa
pensare un origine da logiche imperialistiche di qualche tipo.
Da cui nasce la domanda:
"Che tipo di informazione veicola una parte politica ed i media
che la sostengono, sul tema dell’immigrazione, e qual è il ruolo
che ricopre questa informazione nella costruzione dell’immagine
pubblica degli immigrati?"
Costoro concedono il diritto di pensarla diversamente ?
Perche' se uno dice "dobbiamo farli tornare a casa loro" certuni
fanno subito quadrato in branco, alzando gli scudi e puntando le
lance degli attacchi personali ?
Perche' se uno dice "dobbiamo selezionarli, accettando solo quelli
che possano contribuire positivamente alla crescita dell'Italia"
viene tacciato da costoro del piu' bieco "razzismo", financo
insinuando collegamenti o simpatie naziste ?
Come mai costoro sono cosi' estremisti nelle parole e negli atti ?
Perche' c'e' questa sensazione persistente che questi fautori
ritengano che chi la pensa diversamente debba sottostare a qualche
forma di "rieducazione", e qualcuno scivola anche alla minaccia
del ricovero psichiatrico ?
Ovviamente non mi riferisco ai troll di questo gruppo, dato
che Usenet raccatta di tutto e l'espressione di un gruppo di
esagitati o prezzolati, non puo' ritenersi rappresentativo,
ma vado aa cominciare dai politici ed i conduttori/giornalisti
di loro espressione e come trattano gli avversari. La tattica
meno "ripugnante" e' quella di non farli parlare, di fare
la celie in modo costante e ripetuto da impedire l'espressione
chiara del pensiero altrui. Ma poi si passa agli insulti,
cominciando da quello che oggi appare come un coltellino
svizzero della tecnica: "razzista!".
E poi, perche' operano cosi' tanto a citare numeri cosi'
falsi, da enormi faccia di bronzo, visto che e' facile smentirli ?
In un certo senso, richiamando i metodi di alcuni dei troll di
questo gruppo ? A chi ci rimanda questo tipo di tecniche ?
Un esempio: i fautori dell'accoglienza affermano che e' colpa
della stampa se in Italia si percepisce gli immigrati come
crumiri "ruba lavoro" (tra parentesi: e' interessante come
in questa nuova sinistra che pare prediligere politiche e
metodi piu' a destra del Movimento Sociale, abbia cancellato
dal suo vocabolario al parola "crumiro"). Ma scusate, ad
fronte di una disoccupazione epocale, ove il numero dei
disoccupati e' cosi' simile al numero dei lavoratori
immigrati (circa tre-quattro milioni), e' necessaria la
stampa per indurre una convinzione nativa che gli immigrati
"rubano lavoro" ? Ed allora, perche' insistono con le nenie
sulla stampa cattiva che indurebbe convincimenti sbalgiati ?
Semplicissimo: spostando la discussione sulla stampa che pare
prediligere notizie volte (secondo i fautori della accoglienza)
a dipingere i migranti come "ruba lavoro", sperano che gli
avversari si mettano a contestare questa presunta "faziosita'"
del dettaglio giornalistico. Ed una volta dimostrato, come e'
facile, che sui giornali si legge spesso di come gli immigrati
occupano posti di lavoro che altrimenti andrebbero ad italiani,
cantano vittoria, dicendo "abbiamo dimostrato la faziosita'!"
con parole che vanno ad insinuare la tesi che nessun posto di
lavoro coperto da uh immigrato sarebbe mai ambito ad un
italiano. Cioe' che nessuno dei tanti milioni di disoccupati
italiani, alcuni cosi' alla disperazione da accettare lavori
temporanei come pedalare ogni sera a portare pizze e cineserie
ai coetanei benestanti che lavorano nel pubblico impiego,
oggi una vera casta di privilegiati (la trista vicenda dei
cartellini mostra quanta supponenza della loro condizione
lavorativa, della loro "intoccabilita'"), sarebbe interessato,
ad esempio, ai posti agli sportelli pubblici, dove oggi ne
incontro sempre piu' numerosi.
Avete capito: spostando la discussione sulla presunta faziosita'
della stampa anti-migrazione, evitano di entrare nel merito se
e' vero che tanti sono i disoccupati e tanti sono i lavoratori
immigrati, verita' sui cui si troverebbero subito in torto.
E questo e' solo un esempio. Tutta la propaganda politica
tende a tirare l'acqua al suo mulino, ma solo la propaganda
canaglia arriva a questi livello.