Discussione:
aspettative
(troppo vecchio per rispondere)
Massimiliano Catanese
2021-09-08 10:53:04 UTC
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Avvertivo il bisogno di condividere con voi qualche mia
piccola riflessione e quindi eccomi qui.

Premetto che dovete immaginare questo post cosparso di
"IMHO" per ogni parola :-)


Qualche anno fa ho compreso ... Anzi no, meglio dire con più
umiltà :

da qualche anno ho maturato la convinzione che le aspettative
degli operatori, dei consumatori ecc ecc sono (e di gran lunga)
la variabile piu' importante di una macroeconomia che speri di
essere realistica.

Tutte le altre variabili impallidiscono e divengono irrilevanti
rispetto alle aspettative. Tali variabili acquistano una qualche
incisività solo (forse) - a parità di aspettative -

Per es. un aumento anche rilevantissimo della spesa pubblica
(al solito, grandi opere pubbliche utili allo sviluppo e via dicendo)
è in grado di risvegliare una economia in recessione non per la
spesa in se e per se (come erroneamente è creduto dai piu)
che tramite il moltiplicatore keynesiano aumenta la spesa ecc
ecc

No, baggianate. Keynes ha sbagliato (o meglio : non ha centrato
il punto, visto che comunque i calcoletti che mostra sono corretti)

Perchè (ricordatevi la serie lunghissima di giganteschi "IMHO", mi
raccomando) :

La spesa pubblica consegue il target se e solo se riesce a
migliorare significativamente -le aspettative-

Altrimenti fallisce, perchè l' incremento di PiL sarebbe sempre e
comunque una goccia nel mare di una economia ristagnante o
addirittura in recessione.

E prima o poi dovrà cessare : non si può reiterare una spesa in
debito per sempre (in pratica. In teoria si. In pratica : NO)

Se invece questa azione dello Stato RIESCE a ravvivare le aspettative
allora un vero e proprio oceano di nuovi investimenti invaderà il
mercato e allora si che gli effetti si vedranno ! E si vedranno a lungo.

Ecco che allora in questa luce possiamo vedere che in certe
condizioni una maggiore spesa pubblica puo sortire anche l'effetto
contrario : se gli operatori la vedono negativamente, ad es. come
uno stolido aumento del debito che poi dovrà essere ripagato con
maggiori imposte.

Fatemi sapere il vostro pensiero a riguardo

Ciao
Massimiliano Catanese
2021-09-08 11:22:56 UTC
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Avvertivo il bisogno di condividere con voi qualche mia
piccola riflessione e quindi eccomi qui.
Premetto che dovete immaginare questo post cosparso di
"IMHO" per ogni parola :-)
Qualche anno fa ho compreso ... Anzi no, meglio dire con più
da qualche anno ho maturato la convinzione che le aspettative
degli operatori, dei consumatori ecc ecc sono (e di gran lunga)
la variabile piu' importante di una macroeconomia che speri di
essere realistica.
Tutte le altre variabili impallidiscono e divengono irrilevanti
rispetto alle aspettative. Tali variabili acquistano una qualche
incisività solo (forse) - a parità di aspettative -
Per es. un aumento anche rilevantissimo della spesa pubblica
(al solito, grandi opere pubbliche utili allo sviluppo e via dicendo)
è in grado di risvegliare una economia in recessione non per la
spesa in se e per se (come erroneamente è creduto dai piu)
che tramite il moltiplicatore keynesiano aumenta la spesa ecc
ecc
No, baggianate. Keynes ha sbagliato (o meglio : non ha centrato
il punto, visto che comunque i calcoletti che mostra sono corretti)
Perchè (ricordatevi la serie lunghissima di giganteschi "IMHO", mi
La spesa pubblica consegue il target se e solo se riesce a
migliorare significativamente -le aspettative-
Altrimenti fallisce, perchè l' incremento di PiL sarebbe sempre e
comunque una goccia nel mare di una economia ristagnante o
addirittura in recessione.
E prima o poi dovrà cessare : non si può reiterare una spesa in
debito per sempre (in pratica. In teoria si. In pratica : NO)
Se invece questa azione dello Stato RIESCE a ravvivare le aspettative
allora un vero e proprio oceano di nuovi investimenti invaderà il
mercato e allora si che gli effetti si vedranno ! E si vedranno a lungo.
Ecco che allora in questa luce possiamo vedere che in certe
condizioni una maggiore spesa pubblica puo sortire anche l'effetto
contrario : se gli operatori la vedono negativamente, ad es. come
uno stolido aumento del debito che poi dovrà essere ripagato con
maggiori imposte.
vorrei aggiungere, se posso, che se le aspettative sono buone è difficile
contrastarle perfino sottraendo moneta dal sistema, perchè la gente la
moneta, letteralmente, se la inventa. E al contrario se sono cattive (ed
anzi in tal caso in misura anche maggiori) puoi gettare nel sistema tutta
la moneta e la spesa pubblica di questo mondo : se le aspettative non
si muovono sarà tutto inutile.

Fa sorridere dunque la famigerata e fisheriana equazione MV = PQ
anzi tutta l' economia fa ridere. Francamente.

Perchè tenta di descrivere il sistema in modo meccanicistico, mentre
(a parte casi limiti : epidemie, carestie, guerre et similia) è tutto basato
su quello che frulla nella testa della gente

Per capire l' economia non servono i matematici, ne gli economisti.
Servono i psicologi ed i sociologi

Il resto è (imho imho imho all' infinito) fuffa
ufo_flying_saucer
2021-09-09 08:01:20 UTC
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Post by Massimiliano Catanese
vorrei aggiungere, se posso, che se le aspettative sono buone è difficile
contrastarle perfino sottraendo moneta dal sistema, perchè la gente la
moneta, letteralmente, se la inventa. E al contrario se sono cattive (ed
anzi in tal caso in misura anche maggiori) puoi gettare nel sistema tutta
la moneta e la spesa pubblica di questo mondo : se le aspettative non
si muovono sarà tutto inutile.
Fa sorridere dunque la famigerata e fisheriana equazione MV = PQ
anzi tutta l' economia fa ridere. Francamente.
Quando la volpe non arriva all'uva, dice che l'uva é cattiva.
Post by Massimiliano Catanese
Perchè tenta di descrivere il sistema in modo meccanicistico, mentre
(a parte casi limiti : epidemie, carestie, guerre et similia) è tutto basato
su quello che frulla nella testa della gente
Per capire l' economia non servono i matematici, ne gli economisti.
Servono i psicologi ed i sociologi
LOL
--
<www.archiviokubrick.it/opere/film/2001/hal9000/momento.mp3>
ufo_flying_saucer
2021-09-09 07:59:33 UTC
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Post by Massimiliano Catanese
Avvertivo il bisogno di condividere con voi qualche mia
piccola riflessione e quindi eccomi qui.
Premetto che dovete immaginare questo post cosparso di
"IMHO" per ogni parola :-)
Qualche anno fa ho compreso ... Anzi no, meglio dire con più
da qualche anno ho maturato la convinzione che le aspettative
degli operatori, dei consumatori ecc ecc sono (e di gran lunga)
la variabile piu' importante di una macroeconomia che speri di
essere realistica.
Ti sei sbagliato.
Post by Massimiliano Catanese
Tutte le altre variabili impallidiscono e divengono irrilevanti
rispetto alle aspettative. Tali variabili acquistano una qualche
incisività solo (forse) - a parità di aspettative -
Ti sei sbagliato, facciamo qualche esempio:

.la realtà economica spinge verso un periodo d'alta inflazione importata (che causa scarsità di carburanti e quindi un aumento dei prezzi che sono scaricati sui consumatori. Istat, Stato, Sindacati s'inculano pensionati e lavoratori ed impiegati mentendo loro sul reale tasso d'inflazione e così nell'anno in corso i percettori a reddito fisso lo pijano nel culo. Ma poichè i percettori di redditi fissi non sono stupidi, a 31/12 fanno due conti tra inflazione percepita>inflazione dichiarata e quindi nell'anno successivo i percettori di reddito fisso adeguano il proprio comportamento: scioperi nazionali, contrazione dei consumi voluttuari, richieste salariali ecc... Nell'anno successivo l'inflazione importata non sparisce ma continua, quindi il paese s'avvita in una spirale inflazionistica dove le aziende cominciano a morire e spariscono anche i posti di lavoro, perché le aziende in un contesto super inflazionistico muoiono.
Aggiungi i danni da climate change, la sovrappopolazione e potrai inferire tante altre cosine interessanti che fanno paura e quindi é bene non parlarne, ed é più utile fare finta che non esistano, perché nei sussidiari delle elementari non c'é scritto come fixare questi problemi che si sono intrecciati.

.una parte dei mercati finanziari s'attende un default dell'Italia che spacca il culo degli investitori esteri. Non tutti gli investitori esteri sono di tale opinione, ve ne sono d'italiani e di esteri (supponiamo) in ugual misura. I ribassisti finanziari esteri scaricano i BTP italiani sul mercato, chi se la compra la merda italica? I finanziari esteri rialzisti, gli investitori italiani. Nello stesso momento sale lo spread ossia il premio sui BTP perchè non puoi vendere una larga quantità di merda (non ancora percepita come merda) senza che non ci sia impatto sul prezzo. Sale il tasso d'interesse: una parte dei finanziatori esteri ribassisti ricompra la merda italica che ha venduto. Ha preso profitto e scommette in piccola parte sulla merda italica perchè il tasso é alto. Altri finanziatori venderanno (quelli che prima non hanno venduto) perché pur salendo l'interesse, vedono la risalita del tasso d'interesse come un saggio da pagare, perché il rating italia finirà al livello della merda e loro non vogliono tenere merda nei propri portafogli. La BCE bella carica di merda, compra BTP italiani dai francesi (super carichi di merda italica) le banche italiane già cariche oltremodo di merda, fanno poco, perchè sperano che il default italiano, inculi solo gli investitori esteri e non gli investitori italiani (che causerebbe un collasso immediato del sistema bancario ed assicurativo). Dopo questo movimento generato dalle attese epidemiche Covid in risalita e l'incapacità italiana a spendere fondi UE ed all'incapacità italiana di recuperare produttività sia nel settore privato quanto e sopratutto nel settore pubblico, accade che continuare a finanziare un deficit di -11% di defict/pil porta al fallimento l'italia, che sodomizza gli investitori stranieri. Una parte degli investitori stranieri sarà sollevata per aver scaricato in tempo il cerino, altri saranno meno felici perchè avevano attese errate. Banche ed assicurazioni italiane, suderanno freddo perchè spunteranno loro problemi finanziari con il resto dell'Europa e gli stupidi politici italiani, penseranno di mungere M1 allargata (hanno studiato economia sui sussidiari delle elementari) per continuare a vivere di debito pubblico italiano. Secondo te, chi sarà il prossimo in Italia, in questo contesto, a prenderlo nuovamente nel culo?!

.La Jugoslavia era un paese felice, fuori dal Patto di Varsavia ma dentro al Comecon, era filo comunista quanto filo europeo. Le attese erano buone, non era un paese propriamente comunista e non aveva militari russi sul proprio suolo, guardava all'occidente ed era il paese che più facilmente avrebbe fatto una transizione economica ad economia di mercato dell'occidente, in modo meno violento di quanto i restanti paesi dell'Est dentro al Patto di Varsavia avrebbero potuto fare. Le assicurazioni decidono di comprare appartamenti in Jugoslavia, in particolar modo nel grattacielo della capitale, che aveva aspirazioni da metropoli europea. La moneta era a cambio basso, il rischio moderato e favorevole alle monete occidentali, comprare a poco in un paese con ottime prospettive era sicuramente una cosa postiva. Poi in Jugoslavia scoppia la guerra civile, il paese finisce a pezzi e le case sono distrutte. Quanto valeva un attico
Post by Massimiliano Catanese
Per es. un aumento anche rilevantissimo della spesa pubblica
(al solito, grandi opere pubbliche utili allo sviluppo e via dicendo)
è in grado di risvegliare una economia in recessione non per la
spesa in se e per se (come erroneamente è creduto dai piu)
che tramite il moltiplicatore keynesiano aumenta la spesa ecc
ecc
No, baggianate. Keynes ha sbagliato (o meglio : non ha centrato
il punto, visto che comunque i calcoletti che mostra sono corretti)
sono solo due le differenze tra Keynes ed i Neoclassici che diventeranno monetaristi.

1.le ipotesi keynesiane sono che le curve di domanda siano elastiche e le curve di offerta rigide

2.Il lungo periodo non esiste, perchè siamo tutti morti nel lungo periodo quindi l'analisi keynesiana è un analisi di brevissimo periodo

quindi l'analisi keynesiana è un analisi di brevissimo periodo, per un mercato non saturo: oggi diremmo, che il paradigma keynesiano è stato concepito sopra un paese del II° o III°mondo.
Post by Massimiliano Catanese
Se invece questa azione dello Stato RIESCE a ravvivare le aspettative
allora un vero e proprio oceano di nuovi investimenti invaderà il
mercato e allora si che gli effetti si vedranno ! E si vedranno a lungo.
le aspettative dei sistema economico, deriva dal livello di informazione che gli operatori hanno ossia da quanti dati hanno raccolto ed hanno avuto accesso, a come sonon stati elaborati i dati e dalla capacità di comprensione degli operatori.

Solitamente il 99% delle persone e degli operatori, crea le proprie aspettative su quel poco che conosce del futuro, avedone potuto illuminare le dinamiche future, con qualche ricerca scientifica ed il resto gli operatori basano le proprie aspettative su cosa é accaduto nel passato.

I finanziari ragionano per curva normale, quindi non vedranno mai nessun disastro in arrivo e del XXI°secolo non sanno niente, perchè nessun operatore finanziario ha un ottica di lungo periodo. I consumatori hanno un ottica di 3-6-12 mesi e scarse informaizoni, le aziende piccole sono oggi marginali, quelle medie non fanno pianificazione strategica, sono poche quelle grandi che fanno pianificazione strategica.

Tutti fanno previsioni ad 1 anno od al massimo 2 usando tecniche quantitative: finanziari e grandi e medie aziende.
Pochissime aziende fanno pianificazione strategica.
I consumatori non fanno pianificazione strategica.
Sindacati, parlamentari sono stupidi per definizione.
I militari a volte fanno un po' di pianificazione strategica.

Come puoi vedere, il risultato è analogo ad avere un pullman, pieno di gente, che corre in autostrada a 300Km/orari, dove se va bene non c'è conducente oppure ci sono delle scimmie che prendono il volante, mentre nell'autostrada c'è una nebbia che non si vede ad un metro di distanza.

Cosa credi che accadrà al pullman?!
Post by Massimiliano Catanese
Ecco che allora in questa luce possiamo vedere che in certe
condizioni una maggiore spesa pubblica puo sortire anche l'effetto
contrario : se gli operatori la vedono negativamente, ad es. come
uno stolido aumento del debito che poi dovrà essere ripagato con
maggiori imposte.
Fatemi sapere il vostro pensiero a riguardo
Il punto é che i paesi del I°mondo hanno mercati saturi: le curve di domanda sono rigide e le curve di offerta sono elastiche (anche le aziende marginali, hanno imparato a produrre just in time).

Se confronti questo dato di fatto dei paesi del I°mondo, con le premesse dell'analisi keynesiana, ti rendi conto che il paradigma keynesiano funziona per i paesi del II° e III°mondo ma non è adatto ai paesi del I°mondo.

Se poi aggiungi la variabile climate change e sovrappopolazione, ti rendi conto che tardi per preoccuparsi del futuro.
--
<www.archiviokubrick.it/opere/film/2001/hal9000/momento.mp3>
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